Canterò, ballerò, scriverò poesie e persino combatterò se necessario
Conversazione con Shahidul Alam, fotoreporter bangladese, i cui lavori sono esposti al MOMA, al Centro Pompidou e alla Tate Modern, maestro di tutta una nuova generazione consapevole di fotoreporter asiatici, Persona dell’Anno Time 2018, protagonista nei giorni scorsi al MAO di Torino del “Cono d’ombra”, un dibattito su arte e censura.
C’è una foto di quando esci dal carcere (n.d.r.: nel 2018, la tortura e 107 giorni di reclusione per opposizione al regime) in cui brandisci la tua ritrovata macchina fotografica come il soldato che imbraccia il fucile e spara in aria per la vittoria. Prima che fotografo, ami definirti attivista politico. Per te l’arte è solo uno strumento, uno strumento più potente di altri. Ma quali sono i limiti del potere di questo sguardo?
L’arte è potente, ma non opera nel vuoto. Le forze di mercato ne determinano il valore, e quindi la …