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“Un paio di testimoni”

8 febbraio 2025
CEDU

La Corte non ha acconsentito a sentire a suo tempo “un paio di testimoni”: così hanno scritto ieri tutti i giornali nel riportare la notizia che l’ultima possibilità che aveva Alberto Stasi di dimostrare di non essere un assassino è caduta. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha infatti respinto il ricorso per la violazione dei suoi diritti di difesa.

Il “paio di testimoni” erano le uniche due donne che, separatamente e in orari diversi, avevano dichiarato di aver visto la famosa bicicletta di fronte alla casa di Chiara Poggi la mattina in cui era stata uccisa. Peccato che entrambe le testimoni avessero anche dichiarato sin dal primo momento, e poi in aula, nel primo grado di giudizio – in cui Stasi era stato assolto – che il modello della bicicletta non aveva nulla a che fare con la bicicletta di Alberto Stasi.

Il rifiuto della Corte di sentire anche in appello le due testimoni era stato motivato dall’assunzione che fossero state inevitabilmente influenzate dall’enorme rilievo mediatico della vicenda e quindi non attendibili.
Non è mai stato spiegato perché solo queste due testimoni – e non anche tutti gli altri attori di questo processo – dovessero aver subito “l’inevitabile influenza” della tifoseria mediatica.

Come si legge in un giallo di Fred Vargas: “Certe cose si impelagano per un sacco di pessimi motivi e non le puoi disinpelagare, nemmeno per un sacco di buoni motivi”
Amen.

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