Il film profetico di un regista israeliano ucciso il 7 ottobre
Yahav Winner, il regista del cortometraggio che si può vedere con i sottotitoli nel link che segue, è stato ucciso il 7 ottobre nell’assalto di Hamas al kibbutz dove viveva, a pochi chilometri da Gaza. Insieme alla moglie, faceva parte di quei registi che sono la coscienza morale del paese.
Molti film che, come i suoi, mostravano la dura realtà dei palestinesi sotto l’occupazione, erano sostenuti dal Ministero dello Spettacolo, a riprova di quella che era la forza democratica di Israele. Con il governo di destra del Likud di Netanyahu al potere, tuttavia, i fondi pubblici per i progetti ritenuti pro-palestinesi erano diventati via via sempre più difficili da trovare.
In questo cortometraggio, Barak, un giovane kibbutzim, non riesce a ignorare la vita dei suoi vicini palestinesi. Mentre lavora nei campi con il padre, si fissa sull’eco di spari a Gaza. Mentre guarda il telegiornale sull’ultima ondata di violenza, il fratello, distaccato, lo incita a cambiare canale per guardare un reality show. Quando gli altri si rifugiano nella “stanza sicura” a seguito degli allarmi, lui esce e va sotto la rete elettrificata che circonda Gaza. Ma questa sua lucidità ha un costo: è gravemente malato d’ansia e in rotta con i membri della sua famiglia.
“Il protagonista ha il cuore spezzato dal fatto di sapere che dall’altra parte della barricata ci sono persone come lui”, ha detto la moglie di Winner, sopravvissuta al massacro, a proposito di questo che è ormai l’ultimo lavoro del marito.